Cosenza MicroMondi,

in ogni vineddra un universo

Uno dei portali intergalattici più importante del centro storico, collegamento che apre all’arteria principale di Corso Telesio, e a tutti gli altri microcosmi. É la stazione di rifornimento per tutti i viaggiatori cosmici, anche i più intrepidi, con vere istituzioni locali.

Dove il tempo sembra fermo e i colori sembrano sfidarsi, Spirito Santo è una boccata d’aria dopo le ripide salite e i vicoli stretti del resto del microcosmo Cosenza.

Nel centro del centro erge il duomo, faro statico, sia nella fisicità che nel tempo, punto di riferimento del flusso cosmico che divide il centro storico. L’area circostante, il rione Cafarone, è infatti racconto di diverse culture che si intrecciano, che lo hanno reso dinamico e mutevole nella sua storia.

La strada che porta al "Paradiso", è così che chiamano Piazza XV Marzo, a detta di molti una delle piazze più belle del Meridione, è ricca di storia e storie. Il nome Giostra nuova, in contrapposizione alla Giostra vecchia che si trova più in alto, deriva dall’usanza di svolgere qui gli antichi tornei a cavallo nei quali si sfidavano i cavalieri

Nella intricata rete di vineddre che si possono percorrere nel centro storico, possiamo invece incontrare qui molti più slarghi e zone pianeggianti. Per questo motivo è la parte di Cosenza in cui in età medievale si facevano tornei (da cui il nome Giostra) e le famiglie nobiliari vi costruirono i loro palazzi.

In tempi antichi, sospesi tra il battito delle creazioni artigianali, il quartiere risplendeva sotto l'ombra dei pignatari, maestri cosentini dell'argilla viva. Un eco di tempeste domate, di battaglie con la natura, custodite in questo micromondo, come un eterno canto di sopravvivenza.

Nel cuore antico di Cosenza, come una gemma nascosta sotto il manto del tempo, Portapiana risveglia il suo splendore artistico. Qui, ai piedi del possente Castello, un tesoro brilla con l'antica luce dell'arte.

Sulle pendici del colle Motta sorgeva un tempo, il Castello dei Principi di Bisignano, da cui si espandevano le vie della città antica, Un intreccio urbano condizionato dall'orografia severa, dalla maestà della collina.

Nel cuore antico di Cosenza, dove il tempo sussurra, sorge il maestoso complesso di San Francesco d'Assisi, una cura. Un mondo monumentale, ricco di storia e di mistero, dove l'eco di antichi racconti danza leggera nel pensiero.

Nobiltà e povertà, palazzi e macerie, Santa Lucia è un insieme di contraddizioni che lo rendono un microcosmo a sè stante, una grande casa a cielo aperto, senza distinzione tra privato domestico e spazio pubblico.

Ponte tra l'antico e il moderno. Palazzi storici, segni della guerra, nuove botteghe e laboratori creano un vivace centro identitario, testimone della transizione.

Guarda oltre il colle Triglio, dove il Palazzo Arnone risplende, Nido della Galleria Nazionale, gioiello che l'anima comprende. Il Museo Diocesano s'erge con fierezza,Custode della Stauroteca, tesoro di Federico II, l'ardua bellezza. Un invito ad approfondire, ed un micromondo da scoprire.