L’artigianato come legame con il centro storico di Cosenza
Nel centro storico di Cosenza, Gianluca Torchia porta avanti con passione l’attività della Tappezzeria J’adore, aperta nel 1999 insieme alla moglie Mariangela. In un’epoca in cui le botteghe artigiane sono sempre più rare, Gianluca e Mariangela rappresentano un baluardo della tradizione e della manualità, restando fedeli al contatto diretto con il cliente. “Io non faccio vendita, faccio l’artigiano, il mio lavoro devo venderlo qua dentro,” afferma Gianluca, spiegando quanto sia importante per lui il rapporto personale con i clienti.
Gianluca si è avvicinato al mestiere della tappezzeria grazie a Mariangela, sarta di professione. Sebbene fosse diplomato come geometra, ha scoperto in questo lavoro una nuova vocazione, trovando una passione condivisa con sua moglie. Insieme hanno sviluppato una sinergia unica: lui si occupa dei tendaggi e della tappezzeria, mentre Mariangela segue la sartoria. La qualità del loro lavoro è dimostrata dai progetti di prestigio che hanno realizzato, come la Sala degli Specchi nella provincia di Cosenza. La loro bottega è una testimonianza vivente di quanto sia importante il lavoro artigianale nella preservazione delle tradizioni locali.
Gianluca parla spesso della viabilità come una delle principali cause del declino del centro storico. Prima delle modifiche al traffico, la strada di fronte alla sua bottega era un’arteria a doppio senso di circolazione, attraversata ogni giorno da migliaia di veicoli provenienti dalle zone pre-silane e dai paesi limitrofi. “Le macchine transitavano per andare e uscire dalla città,” ricorda Gianluca, sottolineando come questo flusso continuo di persone portasse clienti alle botteghe locali.
Le modifiche alla viabilità hanno inciso anche sulle abitudini dei cittadini. “La mattina non si ha tempo per andare dal calzolaio o in libreria, mentre dopo lavoro sì,” spiega Gianluca. In passato, il percorso verso casa includeva il passaggio per il centro storico, che così diventava un punto di riferimento per gli acquisti e i servizi quotidiani. Il cambiamento della viabilità, combinato con l’espansione dei centri commerciali, ha allontanato i clienti dalle botteghe tradizionali. “Ciò che ti dà una vetrina un centro commerciale non te lo dà,” afferma Gianluca, riferendosi al valore dell’esperienza artigianale che non può essere sostituita.
“La pietra scartata dal costruttore diventerà pietra d’angolo” – Salmo 118
(una versetto che Gianluca una volta ha usato per esprimere la speranza di una rinascita del quartiere)
Per Gianluca, il centro storico non è semplicemente un quartiere vecchio, ma un luogo che va curato e valorizzato. “Io lo chiamo centro storico, mai Cosenza vecchia, bisogna nobilitarla la parola. Vecchio rimanda all’emarginato, allo scarto,” afferma. Gianluca e Mariangela si impegnano ogni giorno a mantenere viva la tradizione e a dare nuovo valore alla zona, contribuendo attivamente alla sua rinascita. Gianluca crede fermamente che per rivitalizzare il centro storico sia necessario coinvolgere i residenti e le istituzioni culturali. Il sogno di Gianluca e Mariangela è vedere il centro storico tornare a essere il cuore pulsante di Cosenza, un luogo dove le tradizioni artigianali e culturali possano continuare a prosperare.
