San Francesco

Giuseppe Salvati

Calzoleria Salvati

La Storia della Calzoleria Salvati: Una Tradizione Artigianale Tramandata per Tre Generazioni

Nel cuore di Cosenza, tra le vie storiche del centro, si trova una bottega che racchiude in sé quasi un secolo di tradizione artigianale: la Calzoleria Salvati. Fondata nel 1929 da Giuseppe Salvati, questa piccola attività è il simbolo di un’epoca passata, in cui la manualità e la passione per il lavoro erano la base di ogni creazione. Oggi, la bottega è gestita dal nipote omonimo, che continua a mantenere vivo il ricordo e la maestria del nonno, nonostante le sfide di un mondo in costante cambiamento.

La storia della Calzoleria Salvati inizia in un piccolo paesino del presilano, Serra Pedace. Giuseppe Salvati, il fondatore, era appena un ragazzino quando iniziò a lavorare come apprendista sotto la guida di maestri calzolai di grande esperienza. All’età di soli 14 anni, nel 1923, Giuseppe dimostrava già un’abilità notevole, tanto da iniziare a lavorare in proprio nella sua abitazione, assistito dai suoi familiari.

Nel 1929, all’età di 20 anni, aprì la sua prima bottega artigiana. Qui, ogni scarpa veniva realizzata su misura, con una cura e una precisione che solo i veri maestri calzolai potevano offrire. Prendeva le misure, tagliava le pelli e preparava tomaie uniche per ogni cliente, un lavoro che richiedeva non solo competenza tecnica, ma anche un profondo senso estetico e una grande attenzione ai dettagli.

Il 6 ottobre 1958 segna una svolta nella storia della Calzoleria Salvati. Giuseppe, insieme alla sua famiglia, decide di trasferirsi a Cosenza, scegliendo come sede della nuova bottega il Corso Telesio, nel cuore della città. Il figlio Antonio Silvestro, già coinvolto nell’attività sin da bambino, lo segue in questa avventura. La bottega continua a produrre scarpe su misura per alcuni anni, ma il costo elevato della manodopera rende sempre più difficile sostenere l’attività.

Così, la famiglia Salvati decide di concentrarsi sulle riparazioni, un settore in cui riescono comunque a mantenere alta la qualità e la soddisfazione dei clienti. Nonostante il cambiamento, la bottega rimane un punto di riferimento per chi cerca la cura artigianale nelle proprie calzature.

Nel 1987, a fianco di Antonio, compare un nuovo Giuseppe Salvati, il nipote del fondatore, che con orgoglio prende in mano l’attività di famiglia. Fin da giovane, Giuseppe ha dimostrato un forte legame con la bottega, seguendo con attenzione il lavoro del padre. Nonostante un percorso scolastico al liceo scientifico, si rende conto che la sua vera passione è altrove: nella bottega, tra attrezzi, pelli e il profumo inconfondibile del cuoio.

Decide quindi di seguire le orme del nonno e del padre, continuando l’attività con la stessa dedizione. Tuttavia, il futuro della Calzoleria Salvati appare incerto. Il figlio di Giuseppe, violoncellista di professione, non sembra intenzionato a proseguire l’attività familiare, lasciando in sospeso la possibilità di una quarta generazione di calzolai.

Entrare oggi nella Calzoleria Salvati è come fare un salto indietro nel tempo. Gli arredi raccontano una storia di passione e dedizione. La bottega avrebbe bisogno di qualche intervento di ristrutturazione e, soprattutto, di una nuova generazione di apprendisti disposti a imparare un mestiere che richiede pazienza, precisione e amore per il lavoro manuale. Tuttavia, finché Giuseppe Salvati continuerà a dedicarsi con la stessa passione, la tradizione della Calzoleria Salvati rimarrà viva, anche in un mondo in cui tutto sembra scorrere troppo velocemente.

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