Un’icona della cultura del centro storico di Cosenza, una vera istituzione tramandata di generazione in generazione.
La Rosticceria Sasà è una delle attività più antiche di Cosenza. Fondata nel 1938 dal nonno di Sasà, la rosticceria ha mantenuto le sue tradizioni, accogliendo chiunque cerchi polpette e cuddrurieddri a Cosenza. I genitori di Sasà erano ambulanti in via Lungo Crati, dove molti svolgevano lo stesso mestiere. Tuttavia, furono loro i primi ad aprire una rosticceria stabile in Piazza Valdesi. Quando questa fu demolita nel 1999, l’attività di famiglia si trasferì al piano terra dell’ex albergo Bologna dove risiede ancora.
La Rosticceria Sasà è una delle attività più antiche di Cosenza. Fondata nel 1938 dal nonno di Sasà, la rosticceria ha mantenuto le sue tradizioni, accogliendo chiunque cerchi polpette e cuddrurieddri a Cosenza. I genitori di Sasà erano ambulanti in via Lungo Crati, dove molti svolgevano lo stesso mestiere. Tuttavia, furono loro i primi ad aprire una rosticceria stabile in Piazza Valdesi. Quando questa fu demolita nel 1999, l’attività di famiglia si trasferì al piano terra dell’ex albergo Bologna dove risiede ancora.
Sasà ha studiato ragioneria e ha lavorato in banca per due anni prima di dedicarsi completamente all’attività di famiglia. Viaggiare è la sua passione principale, e con orgoglio ci mostra il suo passaporto pieno di timbri, con felicità negli occhi: paesi caraibici, Brasile, Egitto. L’Egitto è testimoniato anche sull’etichetta della sua birra autoprodotta, che lo ritrae a cavallo di un cammello con le piramidi di Giza sullo sfondo.
Oltre alla birra e al passaporto, Sasà ci mostra le cartoline che riceve dai turisti.
“I turisti spesso mi mandano cartoline,” dice, “scrivono solo ‘Sasà’ e in qualche modo mi arrivano.” Ci mostra una cartolina proveniente da Brisbane: “Guarda, questa viene dall’Australia,” dice con un sorriso. La cartolina, sebbene sgrammaticata, testimonia l’affetto di un turista che racconta come, durante il soggiorno a Cosenza (forse grazie ai gustosi panzerotti), è stato concepito il loro primogenito, con tanto di foto del bambino.
Sasà è un’icona della cultura del centro storico di Cosenza, una vera istituzione tramandata di generazione in generazione. Quando abbiamo scattato le foto, ha insistito affinché fosse presente anche suo figlio, insieme a una carta d’identità macchiata dal tempo che apparteneva a suo padre.